EGI – I rapporti intersistemici

La percezione e l’interpretazione soggettiva del contesto
Contesto è un concetto diverso da quello di ambiente: il contesto è un ambiente contestualizzato → in funzione di fattori oggettivi (attori e sistemi con i quali l’impresa interagisce) e di fattori soggettivi (come l’impresa interpreta soggettivamente le variabili ambientali).
La variazione di una o più prospettive soggettive determina una variazione del contesto: due imprese con la stessa finalità potrebbero operare in due contesti diversi (es: finalità di selezionare un fornitore, una per minimizzare il costo delle materie prime, una in funzione della qualità delle materie).
Non esiste una realtà oggettiva, bensì una realtà quale risultato di un processo di percezione che presuppone la presenza contemporanea dei seguenti elementi:

  1. un soggetto osservatore;
  2. uno o più finalità d’indagine;
  3. uno specifico contesto;
  4. un periodo temporale relativo all’indagine. La variazione di uno di questi elementi va a cambiare le conclusioni a cui si giunge. Noi analizziamo il punto
    di vista e la prospettiva dell’organo di governo: la sua finalità è quella di raccogliere un insieme di informazioni che possano confluire in un modello di rappresentazione del contesto utile all’assunzione di decisioni funzionali alla sopravvivenza del sistema governato.

Il sistema vitale impresa e il suo ambiente nella prospettiva dell’organo di governo
La vitalità del sistema impresa è direttamente collegata alla capacità dell’organo di governo (ODG) di percepire le dinamiche interne e quelle esterne al sistema e alla sua capacità di assumere decisioni di governo e di gestione tali da recuperare, mantenere e migliorare le condizioni di sopravvivenza.
Quindi assume importanza rilevante il ruolo dell’organo di governo nel percepire, descrivere ed interpretare le aspettative e finalità manifestate dalle entità che lo circondano al fine di delineare ed implementare percorsi di sviluppo dell’impresa consonanti e risonanti col contesto.

Alcune categorie concettuali utili per la rappresentazione dell’ambiente nell’ottica del sistema vitale impresa
Il primo passo che l’organo di governo deve effettuare è identificare e classificare le entità presenti nell’ambiente in cui l’impresa opera, per capire quali possano essere rilevanti per il percorso di sopravvivenza dell’impresa; la rilevanza delle entità terze può essere qualificata mediante due attributi:

  1. l’influenza esercitabile dall’entità
  2. criticità della risorsa da essa conferita al sistema impresa.
    Ciò consente di distinguere tra:
  3. sistemi rilevanti → sovra-sistemi, caratterizzati dall’essere influenti e detentori di una risorsa;
  4. sistemi influenti → capaci di esercitare pressioni, ma non detentori esclusivi di una determinata risorsa.
    Il livello di criticità di una risorsa dipende:
    • dalle caratteristiche della risorsa;
    • dalla reperibilità della risorsa;
    • dalle caratteristiche dell’impresa e dal suo contesto competitivo
    • dalla criticità delle attività in cui viene inserita;
    • dallo stato evolutivo dell’impresa (fase di crescita, di stabilità o di declino);
    • dall’offerta (numero e qualità dei fornitori della risorsa).

I vincoli e le regole
Per quanto riguarda i condizionamenti che le entità possono esercitare sull’impresa, distinguiamo:

  1. vincoli: hanno natura cogente e valenza generale → possono derivare dalla fissazione di requisiti tecnici da parte di organi pubblici, al fine di tutelare interessi collettivi (regulation) → “emissions trading”, 2003, stabilisce un livello massimo di emissioni inquinanti; vincoli a livello finanziario possono essere, ad esempio, i requisiti per la quotazione in borsa. Il rispetto dei vincoli è condizione
    necessaria per poter instaurare rapporti di consonanza con le entità esterne in grado di imporli che si relazionano con l’impresa → limitano la singola sfera di comportamento, attengono alla struttura;
  2. regole: deriva dal rapporto volitivo dell’organo di governo di legare il sistema impresa ad una determinata entità del contesto → derivano dall’attività di self-regulation imposta dall’organo di governo. Così l’organo di governo può pervenire, ove lo ritenga conveniente, a situazioni di risonanza con le entità esterne rilevanti e/o influenti → identificano la volontà di due o più entità sistemiche indipendenti di perseguire comportamenti improntati a collaborazione in vista di stabilire un ordine comunemente condiviso, attengono ai processi.
    La capacità di influenza delle singole entità sistemiche dipende principalmente:
    • dal potere di definire vincoli e/o regole
    • dal potere di definire sanzioni nel caso in cui l’impresa non rispetti vincoli e/o regole
    • dalla forza contrattuale
    Le istanze dei sovra-sistemi guidano l’azione del management nelle interrelazioni con i sub-sistemi. Tale prospettiva implica che l’obiettivo primario di sopravvivenza del sistema impresa dipende dalla continua soddisfazione delle aspettative che i sovra-sistemi e i sub-sistemi proiettano sullo stesso.

I rapporti come risultato di relazioni e interazioni
Interazione = risultato dell’attivazione di una o più relazioni tra componenti delle strutture di sistemi interagenti; le interazioni attivate dalla stessa relazione possono assumere connotati diversi: es: rapporto
tra fornitore e distributore: potrebbe essere il fornitore a stabilire la quantità, oppure potrebbe essere il distributore commerciale.
La capacità e il grado di apertura
Capacità di apertura = potenzialità che il sistema ha in ragione di una dotazione strutturale di potersi rapportare con l’esterno.
Il grado di apertura si qualifica invece come atto dell’organo di governo relativo all’utilizzo della capacità d’apertura.
Consonanza e risonanza nei rapporti intersistemici
Consonanza = compatibilità tra sistemi, atta a consentire che essi possano rapportarsi raccordandosi; ad esempio: – consonanza dell’impresa con gli obiettivi e vincoli della Pubblica amministrazione; – consonanza tra l’impresa e la banca di riferimento → concetto strutturale;
Risonanza = concetto sistemico → concerne lo sviluppo della consonanza grazie all’attivazione delle relazioni tra le entità sistemiche. La crescita della consonanza può far emergere una nuova realtà sistemica inclusiva che comprende e riassume i sistemi di partenza. La consonanza potrebbe però anche diminuire
nel tempo, riportando i due sistemi al precedente stato di autonomia. Il passaggio dalla consonanza alla risonanza è indotto spesso da fattori esterni. In alcuni casi questo passaggio è formalizzato da particolari accordi, in altri si realizza in modo informale. Ciò con riguardo alla dimensione temporale.
Con riguardo alla dimensione spaziale dobbiamo considerare i livelli micro e macro: le riflessioni sopra riportate fanno riferimento ad un livello micro, ossia al rapporto tra due entità; a livello macro la consonanza e la risonanza sono proprietà emergenti dall’insieme di relazioni intersistemiche attivate dall’impresa con le entità che popolano il contesto di riferimento.
• A livello micro la ricerca della risonanza non è sempre foriera di accrescere la possibilità di sopravvivenza delle due entità nel contesto in cui operano; lo è se il contesto è stabile, ma se questo muta nel tempo il contraente debole potrebbe scomparire, oppure potrebbe decadere la capacità competitiva del contraente forte.
• A livello macro, invece, la risonanza di contesto è elemento condizionante la sopravvivenza del sistema.
Approfondimento: consonanza e competitività: la ricerca della consonanza implica un processo di omologazione. La ricerca della competitività implica un processo di differenziazione. •Consonanza e competitività tendono a divergere nel breve termine e a convergere nel medio e lungo termine. •Il perseguimento del trade-off tra consonanza e competitività richiede un’azione di governo verso l’esterno e
verso l’interno. •L’azione di governo verso l’esterno origina da un processo di contestualizzazione dell’ambiente, mediante il quale viene delimitato il patrimonio relazionale dell’impresa. •L’azione di governo verso l’interno si basa sul processo di definizione/redifinizione della struttura.

L’analisi della complessità ambientale e la scelta dei rapporti da instaurare
All’organo di governo spetta il compito di identificare e classificare le entità sistemiche esterne. L’entità può essere osservata focalizzandosi su:
• Come è fatta → struttura, parti e relazioni → dimensione statica, poco soddisfacente per la scelta che l’organo di governo deve fare;
• Come si comporta → grado di comprensione, ruolo svolto ed effetti generali indotti (modalità di funzionamento e capacità di impatto delle entità esterne sulla performance e sulla sopravvivenza dell’impresa) → dimensione dinamica, ha una maggiore valenza per l’organo di governo.
L’organo di governo, tra le tante entità che formano il contesto, deve identificare quelle rilevanti o influenti sulle dinamiche evolutive del sistema vitale impresa. Per la classificazione l’organo di governo deve individuare degli elementi di differenziazione: classificazione in base al grado di compimento dei sistemi:
• Sistemi embrionali → mercati;
• Sistemi in via di compimento → due o più entità componenti assimilabili ad un insieme (es: distretti industriali);
• Sistemi compiuti → sistemi vitali, che rispondono a tutte le caratteristiche e tutti i postulati di questi ultimi.

Dalla tassonomia alla dinamica del contesto
Il passaggio dal sistema embrionale al sistema in via di compimento si può realizzare mediante due
percorsi:

  1. Dal basso, “bottom-up”: all’interno del mercato emergono reti d’impresa; si susseguono vari organi
    di governo;
  2. Dall’alto, “top-down”: c’è un organo di governo che permane nel tempo e stabilisce gli standard a cui devono uniformarsi le imprese che vogliano entrare a far parte della reta in qualità di subfornitrici.
    Un sistema in via di compimento, grazie al rafforzamento dell’organo di governo ed alla ricerca di una sempre maggiore risonanza, può evolvere verso un sistema vitale, ma potrebbe anche ricadere verso il mercato.

Il concetto di rilevanza sistemica
Un carattere fondamentale di differenziazione è la rilevanza: capacità che il sistema esterno ha di condizionare le prospettive di sopravvivenza del sistema vitale impresa. La comprensione della rilevanza delle varie entità da parte dell’organo di governo gli consente di scegliere quelle con cui instaurare dei rapporti.
Se si assume la rilevanza come carattere di differenziazione, possono definirsi due distinti attributi significativi:
• La criticità della risorsa detenuta e conferita dal sistema esterno;
• Influenza del sistema sulle modalità di impiego, di acquisizione e di riappropriazione delle risorse (es: possibilità dell’entità esterna di imporre regole e vincoli sull’impresa).
Possiamo avere alta e bassa criticità e alta e bassa influenza: le varie combinazioni portano alla costruzione di una matrice che vedremo successivamente.
Vanno dunque individuati i caratteri specifici che possano qualificare gli attributi “criticità” e “influenza”: per quanto riguarda la criticità:
• Numero di alternative possibili per l’acquisizione della risorsa;
• Peso percentuale del volume di risorse acquistate di un dato tipo sul volume totale di risorse acquistate in un determinato arco temporale;
• Probabilità di perdite in caso di fuori-scorta;
• Criticità del processo all’interno del quale la risorsa è impiegata.
Per quanto riguarda l’influenza:
• Potere contrattuale;
• Capacità di fissazione di regole;
• Qualità e quantità delle sanzioni legate alla non osservazione di vincoli e regole.

Verso un modello per la selezione dei rapporti inter-sistemici
Il processo decisionale è caratterizzato da due fenomeni: uno relativo alle regole e ai vincoli che l’impresa deve o vuole rispettare; ma nonostante la loro presenza l’organo di governo mantiene comunque uno spazio autonomo di manovra, per auto-generare obiettivi e per progettarne la realizzazione.
Il processo decisionale consta dunque di 4 momenti fondamentali:

  1. Individuazione e classificazione delle entità di contesto;
  2. Valutazione della rilevanza delle entità sulla base degli attributi di criticità ed influenza;
  3. Interpretazione e ponderazione dei vincoli e valutazione degli effetti sulla performance d’impresa derivanti dal rispetto di regole indotte da ciascun sistema influente presente nel contesto;
  4. Fissazione degli obiettivi: la coerenza di un obiettivo è frutto del rispetto di vincoli e di regole.
    Tale processo è all’origine di due fenomeni: l’innovazione e la crisi d’impresa.
    I sistemi che più condizionano l’azione dell’organo di governo dell’impreso vengono detti sovra-sistemi. Se l’impresa è un sistema di ordine L i sovra-sistemi sono di ordine L+1. I sovra-sistemi possono essere diretti o indiretti I sub-sistemi sono condizionati dal sistema L (impresa) e quindi possono essere considerati come L1. Le istanze dei sovra-sistemi guidano l’azione del management nelle interrelazioni con i sub-sistemi. Tale prospettiva implica che l’obiettivo primario di sopravvivenza del sistema impresa dipende dalla continua soddisfazione delle aspettative che i sovra-sistemi e i sub-sistemi proiettano sullo stesso.
    Le influenze proiettate sull’impresa dai diversi sovra-sistemi possono essere incompatibili tra loro (l’intersezione delle diverse proiezioni fornisce un insieme vuoto: es: norme civilistiche e norme fiscali sulla redazione del bilancio ispirate a principi diversi → libertà di scelta dell’organo di governo limitata) oppure
    compatibili tra loro (l’intersezione delle influenze esercitate dai sistemi L+1 non definisce un insieme vuoto → maggiore libertà di scelta dell’organo di governo).
    L’organo di governo per rispondere alle pressioni, le filtra e le compone individuando una serie di obiettivi (detti “intersistemici”) che sono connessi alla creazione di valore per i sovra-sistemi rilevanti. Nel definire tali obiettivi l’organo di governo ne valuta la compatibilità con la struttura operativa di cui dispone.
    Il sistema di livello L funge dunque da mediatore tra le influenze dei sistemi di livello L+1 e le aspettative della struttura operativa, intese come aspettative dei sub-sistemi di livello L-1, al fine di perseguire costantemente condizioni di sopravvivenza.
    Possiamo distinguere:
  5. Sovra sistemi indiretti: esercitano la loro influenza sul sistema di livello L per via mediata, attraverso le aspettative provenienti dagli individui che appartengono ai sottosistemi (es: vincoli imposti dallo
    stato con riguardo alla disciplina del lavoro che hanno influenzato in modo determinante gli sviluppi del capitalismo industriale -contro lo sfruttamento sul lavoro, orientato a soddisfare solo il sovra sistema “mercato di consumo”-).
  6. Sovra sistemi diretti. Obiettivo organo di governo = sempre maggiore possibilità di sopravvivenza, che può essere realizzata solo
    grazie alle sue capacità di soddisfare adeguatamente le attese dei sovra sistemi rilevanti, tenendo conto delle capacità e delle aspettative della struttura operativa articolata in diversi sub sistemi.
    Le combinazioni dei due caratteri di differenziazione qualificanti la rilevanza dei sistema superiore, unitamente alla considerazione sulle sanzioni che lo stesso sistema può attivare, consente di delineare la matrice di selezione dei rapporti intersistemici:

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