Processo di scambio

Si colloca tra la produzione e il consumo; è un processo in cui una parte, in totale libertà, assume l’impiego a trasferire un bene economico da lui posseduto ad un’altra parte, che si impegna a far avere alla prima un corrispettivo equivalente di beni.

Elementi caratteristici di tale atto economico sono:

  • le parti: sono i soggetti che vi partecipano; sono l’offerente (venditore) e il richiedente (acquirente); esprimono spesso interessi antagonistici: il venditore vorrà dalla controparte un corrispettivo più elevato oppure vendere una quantità inferiore per un prezzo fissato (l’acquirente vorrà le cose opposte);
  • l’oggetto: si identifica con il mutamento di situazione che lo scambio determina. Abbiamo dunque i seguenti oggetti: cessione di un bene di consumo, compravendita di fattori della produzione, prestazione di servizi, concessione di crediti, assunzione di rischi in via di specializzazione; differenza tra scambio e rapporto di lavoro: nel rapporto di lavoro emerge il concetto di autorità: il meccanismo dei prezzi lascia lo spazio all’autorità.
  • Il contenuto: si riferisce all’insieme di facoltà ed obblighi che scaturiscono dalla sua struttura contrattuale → relazione tra prestazione e controprestazione:

: scambio beni contro beni → baratto: reso difficile dalla necessità, affinché sia realizzato, della “doppia coincidenza”;

: scambio beni contro moneta → si individua un bene con funzione di unità di conto rispetto al quale sono espressi i valori di tutti gli altri beni. Specificità della moneta: non ha un suo valore intrinseco e la sua accettazione da parte degli individui è su base fiduciaria → facilita la conclusione degli scambi. Beni economici oggetto di scambio di beni contro moneta sono denominati MERCI.

L’introduzione dello scambio fa nascere un ciclo degli acquisti, con cui si acquistano i fattori della produzione, e un ciclo delle vendite, in cui si collocano i prodotti ottenuti mediante i processi di trasformazione sul mercato finale.

Con lo scambio si traccia una distinzione tra valore d’uso (diritto di proprietà che riguarda il godere in maniera piena ed esclusiva i frutti di un bene) e valore di scambio ( diritto di proprietà come possibilità di valorizzare un bene mediante atti di acquisto e vendita con terze parti).

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