Il ruolo dei mercati nei processi di produzione, di consumo e di scambio

IL RUOLO DEI MERCATI NEI PROCESSI DI PRODUZIONE, DI CONSUMO E DI SCAMBIO

L’introduzione dello scambio ha favorito la divisione del lavoro: gli individui possono specializzarsi nella produzione di alcuni beni e acquisire la disponibilità di altri attraverso lo scambio.

La divisione del lavoro causa però problemi di coordinamento nell’ambito delle attività di produzione e consumo: problema di coordinare i piani di produzione con quelli di consumo (offerta e domanda) → problema economico nell’ambito del processo di allocazione delle risorse: come adattare i piani degli individui in relazione ai cambiamenti che intervengono nelle particolari circostanze di luogo e di tempo. I mercati risolvono tale problema: MERCATO: con lo sviluppo dei mezzi di comunicazione, la definizione di mercato diviene sempre più indipendente dal luogo, ma si qualifica più che altro in relazione all’oggetto: assume le vesti di un sistema coordinato di negoziazioni o un complesso di affari attinenti a una determinata merce.

Quindi essi si classificano in base alla merce scambiata e in base ai limiti geografici: mercati locali, nazionali e internazionali.

In un mercato sorgono dunque moltissimi scambi, che causano costi di transazione = fattori elementari che, distratti dall’uso produttivo, sono impiegati sia per la stipula dei contratti alla base dei vari scambi sia per la ricerca delle informazioni necessarie per assumere a monte la decisione di acquisto dei fattori della produzione.

Tali costi sono in parte mitigati dal funzionamento del meccanismo dei prezzi:

  • ruolo informativo: interessa solamente l’importanza relativa dei beni, ossia il loro prezzo, e non le cause che modificano tali rapporti di importanza.
  • Ruolo di coordinamento delle iniziative personali:
  • influenza le scelte inerenti le combinazioni produttive → mano invisibile di Adam Smith : lo scambio favorisce la ricombinazione dei fattori produttivi modificando le priorità assegnate alla produzione dei beni, creando così le condizioni per sviluppare nuove combinazioni → livellamento tra domanda e offerta.

MERCATI E COMBINAZIONI INNOVATIVE

Da un lato, i mercati facilitano l’impiego dei fattori produttivi in combinazioni innovative, visto che non è più necessario che un solo individuo disponga contemporaneamente di idea, conoscenze, abilità e motivazioni occorrenti per attuare tale combinazione. Dall’altro lato però si tratta di combinazioni che daranno come esito un bene nuovo, di cui non sono noti i vantaggi e di cui è difficile dunque stabilire un prezzo: essendo questo alla base del mercato, anche laddove vi fossero l’idea e la possibilità di metterla in atto, se non ci sono individui disposti a pagare per quel bene, il soggetto non potrebbe remunerare i fattori della produzione.

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