Palestre e ristoranti sicuri, mezzi pubblici nel caos

Roma:

Mentre si accusano palestre, scuole e ristoranti, sui mezzi pubblici non solo nessuno controlla il rispetto delle norme di sicurezza, ma scompaiono persino i divieti distanziatori sui posti a sedere: quei fogli con scritto “vietato sedersi per distanziamento covid 19” non ci sono più sui posti a sedere dei mezzi pubblici già da un po’.
Anche quando c’erano, inoltre, nessuno manteneva effettivamente la distanza di un metro stando in piedi, senza parlare del fatto che molti non indossano neppure la mascherina, oppure la indossano male, coprendo a mala pena la bocca, senza che nessuno dica mai nulla: eh già, perché i controlli non ci sono.
Però in palestra, dove il distanziamento è rispettato, anche per motivi tecnici (come eseguire un esercizio a meno di un metro di distanza da un’altra persona?), devono passare i nas per controllare che vada tutto apposto. In quello stesso luogo dove nei tempi di recupero si indossa la mascherina, ci si disinfetta le mani prima di entrare, si misura la temperatura, si disinfettano i macchinari dopo averli usati. Qual è il senso di ciò?
Stessa cosa per i ristoranti: ci sarà sempre e comunque il controllo dei gestori dell’attività, quindi perché si incolpano questi esercenti, quando gli unici controlli servirebbero sui mezzi pubblici, dove, al contrario, questi controlli sembrano essere divenuti addirittura meno rigidi senza la garanzia del distanziamento neanche sui posti a sedere?

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