I quattro elementi dell’organizzazione devono essere tra loro complementari: la previsione di un determinato aspetto dell’organizzazione deve rafforzare altri aspetti della stessa.
Devono inoltre trovarsi in intima connessione con altre dimensioni dell’impresa, ossia con:
- Scelte strategiche: es: se i decisori vogliono puntare su una maggiore efficienza, saranno necessari processi di incentivazione per migliorare gli sforzi dei lavoratori e dunque l’output prodotto.
- Caratteristiche dei processi produttivi: es: produzione su commessa (processi discreti) = cultura e personale che sia capace di adattarsi alle variegate esigenze dei vari clienti; processi continui = es: incentivi per ricercare condizioni di efficienza;
- Stadio evolutivo dell’impresa: (i) stadio pioneristico: imprese neo costituite o in fase di start-up: imperniate sulla figura dell’imprenditore, articolazione della struttura limitate, personale scelto, elevata centralizzazione, incentivi collegati alla possibilità di sviluppo dell’impresa; (ii) passaggio allo stadio di espansione = aumenta la quantità e qualità delle combinazioni produttive, maggiori esigenze di coordinamento e integrazione, necessità di aumentare l’efficienza = standardizzazione, specializzazione ecc, la cultura dell’impresa comincia a delinearsi in maniera indipendente dall’iniziale imprinting dell’imprenditore; passaggio alla fase dell’integrazione e dello sviluppo scandito da una ulteriore estensione verticale ed orizzontale = assumono sempre più rilievo i ruoli manageriali e direzionali, e con essi la selezione e formazione manageriale stessa.
- Contesto esterno: es: se esso è molto turbolente e variabile il contesto interno nel suo complesso dovrà essere in grado di adeguarsi alle circostanze e viceversa.