Enti pubblici economici, aziende, amministrazioni autonome e agenzie

Aziende, amministrazioni autonome e agenzie

Dal punto di vista giuridico le aziende o amministrazioni autonome sono comunque organi del rispettivo ministero; ma stanno in giudizio come Aziende, hanno un proprio patrimonio, e svolgono un’attività dalla quale ricavano le risorse per la loro sopravvivenza; il personale è distinto dal personale statale. Dalla seconda metà degli anno ’80 si sono trasformate prima in enti pubblici economici e poi in società per azioni in mano pubblica. La Corte di Cassazione nel 2001 con una sentenza afferma che: le agenzie sono strutture che svolgono attività a carattere nazionale, da utilizzare in quei settori di attività amministrativa per i quali, senza ricorrere alla privatizzazione, si può così comunque procedere ad una loro gestione manageriale più agile, scindendo il momento politico-decisionale da quello tecnico-applicativo. Agenzia: ha una sua contabilità, vi è proposto un direttore generale; è sottoposta ai poteri di indirizzo e vigilanza del ministero. Esempio di aziende, amministrazioni autonome e agenzie sono : Poste Italiane, ANAS e Ferrovie.

Gli enti pubblici economici

Gli enti pubblici economici sono enti pubblici che hanno per oggetto esclusivo o principale un’attività economica, un connubio tra attività economica e finalità pubblicistiche. L’ ente pubblico economico agisce in modo non autoritativo ( differenza con l’ente pubblico) e non persegue fini di lucro o lo persegue per devolverlo a fini pubblici ( differenza con imprenditore). Gli enti pubblici non sono dotati di poteri amministrativi, infatti la Corte di Cassazione sostiene che tali enti non potessero dunque essere sottoposti ai vincoli del regime pubblicistico ( giudice amministrativo) bensì a quelli del regime ordinario ( giudice ordinario); gli atti di gestione del rapporto di lavoro non sono atti amministrativi e non lo sono nemmeno gli atti organizzativi che ne costituiscono il presupposto; –> attribuire al giudice ordinario le controversie di lavoro degli enti pubblici economici. Essi si dividono in enti di disciplina di settore ( regolano un certo settore economico es Banca di Italia) oppure enti imprenditoriali ( svolgono direttamente un’attività economico di produzione di b/s es Enel, Poste, Ferrovie dello Stato).

L’ASCESA E IL DECLINO DEGLI ENTI PUBBLICI

Fino agli anni ’70 c’è stato il massimo sviluppo degli enti pubblici; Dalla metà degli anni ’70 abbiamo avuto un drastico ridimensionamento del sistema a causa di due fattori:

  1. Entrano in funzione le Regioni a statuto ordinario (1972), infatti l’articolo 117 riserva alla potestà legislativa regionale moltissimi settori in cui operano gli enti pubblici, quindi molti di essi scomparvero.
  2. Gli enti pubblici si trasformarono in soggetti privati per conseguire gli obiettivi di stabilità e crescita ( ad esclusione di quelli essenziali, ovvero quelli che svolgono compiti di garanzia di diritti di rilevanza costituzionale).
  3. Divieto per gli stati membri di finanziare gli enti pubblici con il debito, per rispettare i parametri di Maastricht.

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