unificazione tedesca e comune di Parigi

UNIFICAZIONE TEDESCA

L’unificazione tedesca era fortemente voluta soprattutto da Bismark, cancelliere tedesco dal 1862. Bismark affermò di voler risolvere il problema dell’unità nazionale “col sangue e col ferro”. Nella strada che avrebbe portato all’unità egli aveva due ostacoli principali:
1. contrasto con Austria: stato membro della Confederazione Germanica con grandissima influenza sugli altri Stati;
2. contrasto con Francia: stato confinante che non avrebbe mai accettato il rafforzamento della Germania, che sarebbe derivato da una eventuale unità nazionale.

1) 1866: GUERRA CONTRO AUSTRIA:

3 luglio 1866: vittoria a Sadowa (nell’attuale Boemia, Repubblica Ceca) ->
grazie alla tattica della c.d. “Guerra lampo” ( basata sull’attacco immediato del nemico, subito dopo la dichiarazione di guerra, al fine di coglierlo impreparato)
ma anche grazie ad un espediente di Bismark per dividere l’esercito nemico, affrontandone solo una parte, mediante l’intervento dell’Italia ( vedi “completamento unità d’Italia”)
la sua vittoria portò alla “Pace di Praga” → l’Austria territorialmente perde solo il Veneto, ceduto all’Italia, e accetta lo scioglimento della Confederazione Germanica.
l’Austria capisce la sua debolezza e decide di rafforzarsi, decidendo nel 1867, di concedere larghe autonomie a quella minoranza che era, tra le molteplici, quella più determinata: abbiamo quindi la formazione dell’Impero Austro-Ungarico.

2) 1870: GUERRA CONTRO FRANCIA:

1* settembre 1870: vittoria a Sedan
28 gennaio 1871: armistizio (che porterà alla pace di Francoforte- 10 maggio 1871-) → umiliazione della Francia:
→ deve cedere Alsazia e Lorena alla Germania;
→ pagare una forte indennità di guerra
→ fino a che tale indennità non fosse stata interamente pagata, sul territorio
francese sarebbero rimasti soldati prussiani.

18 gennaio 1871: Guglielmo I viene nominato imperatore tedesco → nascita del I Reich → umiliazione ulteriore per la Francia fu il fatto che tale nomina avvenne proprio a Versailles.

CONSEGUENZE → COMUNE DI PARIGI

Dopo la guerra franco-prussiana → caduta di Napoleone III → elezioni per Assemblea Nazionale ad esito moderato → malcontento della Parigi estremista- rivoluzionaria → si rifiuta di restituire le armi utilizzate per la difesa della città →
28 marzo 1871 → elezioni per il Consiglio della “COMUNE”: essa sperimenta per la prima volta forme di democrazia diretta (ad essa si ispirerà Karl Marx):

democrazia diretta
eliminata distinziona tra potere esecutivo e potere legislativo
funzionari elettivi e revocabili
esercito formato da milizie popolari
uguaglianza di retribuzione tra operai e impiegati
nascita stabilimenti industriali in mano a cooperative di lavoratori

La comune ebbe vita breve: venne abbattuta trra 21 e 28 maggio del 1871: la causa principale del suo fallimento fu il suo isolamento: l’animo rivoluzionario si era conservato solo a Parigi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *