Freud

Anno e luogo di nascita: 1856, Moravia (impero austriaco)

anno e luogo di morte: 1939, Inghilterra

L’inconscio

Freud è famoso per aver scoperto l’inconscio, ossia quella parte della nostra psiche di cui non abbiamo percezione, se non in pochi casi.

Freud divide l’inconscio in due parti:

  1. preconscio: è quella parte che contiene tutti quei fatti che possono essere riportati alla mente mediante uno sforzo della memoria;
  2. zona del rimosso: contiene tutti quei fatti che l’uomo ha “autorimosso” dalla sua memoria e che quindi neanche con un grandissimo sforzo della memoria riuscirebbe a recuperare.

Per riscoprire tali fatti e capire il motivo che ha portato l’individuo a rimuoverli, Freud introduce dapprime il metodo dell’ipnosi: tramite essa il soggetto veniva indotto in una sorta di dormi-veglia, durante la quale inconsapevolmente riusciva a ricordare I fatti o gli eventi che da cosciente non era in grado di ricordare.

Successivamente Freud si rese conto che più dell’ipnosi era efficace un altro metodo: quello della libera associazione: tale metodo consisteva nel far rilassare il paziente, generalmente facendolo sdraiare su un divano o un lettino, e farlo parlare, farlo rispondere a determinate domande, fargli esporre la sua vita e le sue esperienze: secondo Freud in questo modo, dal flusso di parole del paziente, è possibile estrapolare il fatto od evento rimosso. Il metodo della libera associazione si basa sul fenomeno del transfert: il fenomeno del tansfert si basa sul trasferimento, da parte del paziente, di determinate emozioni che hanno causato la rimozione del ricordo, sul medico, che in questo modo va di volta in volta ad incarnare il padre, la madre o in generale la persone a cui originariamente quella emozione rimossa era rivolta.

La seconda topica

Nella “seconda topica” Freud individua tre luoghi della psiche:

  1. ES: è la nostra parte irrazionale, la parte della psiche che segue gli istinti e non la ragione;
  2. SUPERIO: è la coscienza morale, la ragione che va a limitare gli eccessi dell’es;
  3. IO: è a metà tra es e superio, da lui dipende l’equilibrio dei due precedenti luoghi, equilibrio che risulta importantissimo per l’equilibrio psicologico di una determinata persona: possiamo avere infatti diversi casi: può accadere che il superio non riesca a controllare l’es e ciò porta l’individuo, nei casi più gravi, a commettere veri e propri reati o comunque a comportarsi in maniera contraria ai costumi morali e sociali della società in cui vive; viceversa, qualora sia il superio ad essere predominante sull’es, il soggetto è “soffocato” dalle norme sociali che deve seguire e potrebbe avere problemi di comunicazione e socializzazione.

La teoria dei sogni

Freud è convinto che una via prediletta per accedere all’inconscio siano I sogni: in essi distingue due parti:

  1. significato manifesto: è la scena onirica stessa, così come il soggetto la vive e la ricorda;
  2. significato latente: è il significato, il fatto, l’emozione che il soggetto nasconde dietro la scena onirica, spesso perché essa è per il soggetto stesso vergognosa o inaccettabile. Quindi è durante il sogno che l’inconscio si esprime liberamente, ma anche nel sonno la ragione dell’individuo è attiva e in un certo senso va a “censurare” quello che il soggetto non riesce a sopportare. Quindi capire il significato latente è necessario per accedere all’inconscio del soggetto e capire quindi quale sia il suo problema.

Teoria della sessualità e complesso edipico

Freud è famoso anche per aver ideato la “teoria della sessualità”, che causò l’allontanamento da lui di molti filosofi che prima gli erano amici: tale teoria era infatti anticonvenzionale per l’epoca in cui venne elaborata; per la prima volta, Freud affermò che la sessualità non nasce nell’uomo con lo sviluppo sessuale “fisico”, ma quella che lui chiama “libido” è presente in noi fin dalla nascita: essa consiste nell’esprimere l’es che viene in noi censurato attraverso diversi “sfoghi”: per alcuni questi possono essere sessuali, per altri invece essi possono realizzarsi nel lavoro e via dicendo.

Un’altra teoria molto importante di Freud, altrettanto anticonformista e innovativa, è quella del complesso edipico: esso si manifesta nel bambino quando questo raggiunga circa I 4 anni di età, e consiste in un attaccamento sessuale che il bambino prova nei confronti del genitore di sesso opposto, che genera di conseguenza la gelosia e addirittura l’odio nei confronti del genitore dello stesso sesso. Il superamento del complesso edipico, si ha quando il bambino passa dall’odio al senso di rispetto e di ammirazione, che lo porta non più ad odiare, bensì ad imitare il genitore dello stesso sesso: in questo modo il bambino cerca di seguire I suoi stessi valori ed ideali, che sono poi quelli stessi di tutta la società in cui il bambino crescerà e vivrà.

Alcuni bambini potrebbero non superare del tutto il complesso edipico e da ciò potrebbero derivare problemi psicologici nella fase adulta.

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