Già autori noti e autorevoli della letteratura latina quali Seneca e Plinio il Vecchio erano sicuri che la scienza avrebbe portato alla luce nuove scoperte, ma già allora temevano un pericolo derivante dall’applicazione di tali scoperte alla tecnologia.
Purtroppo la storia diede loro pienamente ragione: basti pensare all’applicazione della fissione nucleare per la realizzazione della bomba atomica.
Il problema non sono le scoperte scientifiche in quanto tali, bensì i danni che possono derivare dal modo in cui la mente umana immagina di poterle utilizzare per raggiungere fini non sempre moralmente accettabili o ecologicamente vantaggiosi.
Ma oggi, la “tecnologia” conserva ancora questa sua natura bicefala, positiva da una parte e negativa dall’altra, oppure si è consolidata come un fenomeno pienamente positivo?
Certo, il progresso scientifico è indubbiamente un fenomeno positivo, specialmente se si pensa alle scoperte che sono state fatte in campo medico fino ad oggi, senza le quali chissà quante vite umane sarebbero scomparse.
Eppure ancora oggi aspetti negativi li conserva: pensiamo ad esempio allo sfruttamento di animali innocenti, ma anche di uomini, per portare a termine esperimenti scientifici.
Ma anche senza andare a toccare argomenti così delicati e ignobili, possiamo riscontrare alcuni aspetti negativi della tecnologia nella nostra vita quotidiana: i gas di scarico delle macchine distruggono di giorno in giorno il nostro ecosistema, la natura ci si rivolta contro con terremoti e tsunami, gli smartphone creano dipendenza nei ragazzi e li isolano dal “mondo reale”, i videogiochi sostituiscono lo sport, e via dicendo.
Argomento estremamente attuale è proprio l’uso eccessivo che i ragazzi fanno del cellulare. Ciò non solo li isola, come ho già detto, ma in quella grande rete che è internet, ormai anche i ragazzi giovanissimi, i bambini, riescono a trovare foto, video e altro materiale sicuramente non idoneo alla loro giovane età. E non mi riferisco solo a scene di sesso o foto di nudi, ma anche a video estremamente violenti, che spesso vengono considerati come “divertenti” e assurgono addirittura ad esempio “positivo” per i ragazzi stessi.
Così la violenza silenziosamente si diffonde dal mondo virtuale a quello reale.
Ma pensiamo anche a come sia facile oggi rendere un video visibile a tutto il mondo: video magari fatti nell’intimità della vita di coppia, la cui pubblicazione ha causato persino dei suicidi, considerati dalle vittime l’unica via d’uscita dall’ insopportabile vergogna.
Gli aspetti negativi del progresso scientifico e tecnologico possono però essere arginati: dipende tutto dagli esseri umani: ognuno di noi dovrebbe essere abbastanza forte da comandare la tecnologia invece di rendersi suo schiavo, abbastanza intelligente da utilizzare la scienza per migliorare il mondo, non per distruggerlo.
Altrimenti in futuro saremo uccisi dalla creatura che noi stessi abbiamo creato.
sono assolutamente d’accordo con quello scritto, l’unica pecca se così possiamo chiamarla, è la frase “gli smartphone creano dipendenza nei ragazzi e li isolano dal mondo reale”.
Posso confermare che noi ragazzi non siamo tutti così, certo l’idea di avere uno smartphone ci piace, è un piccolo passo per entrare nel mondo adulto.
Penso che i ragazzi di oggi si basino molto sulle cose concrete della vita, a differenza dei ragazzi di trent’anni fa ad esempio. Se ci isoliamo non è perché non vogliamo stare con gli altri, ma semplicemente perché non ci capiscono. E secondo voi perché ogni volta che gli adulti ci devono parlare di qualcosa che noi facciamo e che loro non capiscono, la tagliamo corta e ce ne andiamo, perché anche se stiamo lì ore e ore a cercare di spiegarvi i mille motivi che ci possono essere, non capireste. Voi adulti siete molto superficiali perché vi attaccate alle cose che vedete senza andare fino in fondo. Detto questo non volevo assolutamente criticare nessuno, ma semplicemente esprimere l’opinione mia e di molti altri.
Sono assolutamente d’accordo
Sono completamente d’accordo
Vedo oramai la nostra vita sempre di più attaccata a dei codici numerici tipo IBAN, SPID, bancomat, password, username e mi accorgo sempre più che il nostro progresso che molti hanno tanto desiderato sia in realtà un regresso mentale poiché sono i numeri che comandano o decidono il nostro futuro…. Sembra che oramai non possiamo farne a meno di questo “progresso” e più andiamo avanti più dovremo somigliare a robot e non a esseri umani….. Se si dovesse perdere la memoria per un incidente o un trauma la nostra vita sarebbe resettata?