1) Struttura demografica:
Nei paesi in via di sviluppo abbiamo una popolazione molto giovane e in forte crescita. Il tasso di fecondità è molto elevato in quanto i figli muoiono presto e anche perché i figli potranno anche da bambini aiutare la famiglia in difficoltà economica.
2) Povertà:
È un fenomeno prevalente ed eterogeneo nei paesi in via di sviluppo; una quota molto alta di poveri è presente in Africa sub sahariana. Dal 1987 al 2013 la povertà è diminuita sensibilmente in Cina e nel Pacifico.Un indice per calcolare la povertà è il Food Security Risk Index: misura la possibilità che è un paese non abbia alimenti sufficienti per tutta la popolazione.
3) Bassi livelli di istruzione:
Nei PVS abbiamo un basso tasso di alfabetizzazione tutto in Africa. È basso anche il tasso di iscrizione alla scuola primaria, ma per avere una visione più completa dobbiamo prendere in considerazione il tasso di completamento della scuola primaria; questo si attesta a livelli bassissimi.
4) Struttura economica:
Nei paesi in via di sviluppo prevalenti in settore agricolo e quello delle risorse naturali. Inoltre tali settori sono anche molto arretrati: si produce Infatti solo per l’autoconsumo oppure per il mercato locale. Questo costituisce un ostacolo per la crescita, essendo l’industrializzazione molto scarsa. stessa cosa che per il settore dei servizi. Inoltre una quota importante della produzione è destinata alle esportazioni, non andando dunque ad arricchire il mercato locale.
5) Dualismo economico:
nei paesi in via di sviluppo esiste un settore estremamente sviluppato mentre tutti gli altri sono estremamente sottosviluppati; quindi sono meno presenti spillover, non ci sono esternalità positive tra i vari settori; questo costituisce un ostacolo alla crescita in quanto lo sviluppo di un solo settore non è in grado di trainare lo sviluppo dell’intero paese.
6)Mercati inefficienti:
domanda e offerta non si incontrano e quindi i prezzi non sono ottimali; questo vale soprattutto per il mercato del credito, il quale, essendo collegato a tutti gli altri mercati, causa inefficienza anche in questi ultimi.
7) Imprenditorialità poco diffusa e di bassa qualità:
l’ampia presenza dello Stato nell’economia dei paesi in via di sviluppo rende difficoltoso lo sviluppo di una classe imprenditoriale . I pochi imprenditori presenti sono poco specializzati; la scarsa presenza di imprese disincentiva la formazione stessa della classe imprenditoriale; è necessario dunque fornire training.
8) Livello tecnologico basso:
avviare un processo di sviluppo in un paese in via di sviluppo è il tema mente difficile vista l’assenza di moderne tecnologie, che sono il motore stesso dello sviluppo . risulta quindi importante anche l’infrastrutturazione del territorio.
9) Istituzioni politiche deboli:
le istituzioni tendono ad essere corrotte, il controllo dei mass media è nelle mani dello Stato, i vari poteri si confondono tra di loro generando instabilità che disincentiva lo svolgimento di attività economiche che potrebbero giovare al paese.
10) Offerta limitata di beni pubblici:
questo perché le risorse sono in genere limitate oppure lo Stato, non adottando un’ottica di interesse pubblico , non si dedica al benessere dei cittadini.
11) Conflitti e violenza:
sono in genere maggiormente presenti nei PVS che nei Paesi sviluppati.
12) Frammentazione etno-linguistica:
tende ad essere maggiore nei paesi in via di sviluppo; inoltre alcuni studi hanno evidenziato una correlazione negativa tra frammentazione etnolinguistica e PIL pro capite : maggiore è la frammentazione, minore è il reddito pro-capite.
13) Eredità coloniale:
le caratteristiche dei paesi in via di sviluppo derivano molto spesso anche dalla politica che è stata adottata dalla madrepatria in epoca coloniale .
14) Disastri naturali ed emergenze sanitarie:
tendono ad avere un impatto negativo maggiore nei paesi in via di sviluppo , soprattutto per l’incapacità dei governi di reagire ad essi .