Cenni storici
Stazio nacque a Napoli tra il 40 e il 50 d.c, muore a Napoli e fu letterato di professione. Tra le opere più importanti di Stazio abbiamo:
Tebaide
È un poema epico-mitologico, in 12 libri. L’autore riprende le vicende del ciclo Tebano: la guerra tra Eteocle e Polinice, figli di Edipo, conclusasi con la reciproca uccisione dei fratelli. Abbiamo una ripartizione come nell’ Eneide: I fatti di guerra si concentrano nella seconda parte, cosicchè nella prima confluiscono vicende secondarie e digressioni ampie; di tale assestamento ne risente la struttura organica dell’ opera, che sembra un insieme di pezzi distaccati. Troviamo poi altri riferimenti all’Eneide:
- Stazio riprende da Virgilio I topoi dei giochi funebri e delle invocazioni;
- l’Eneide viene ripresa anche nell’epilogo, sebbene Stazio sottolinei l’originalita’ della sua opera;
Abbiamo poi anche dei riferimenti a Lucano:
- infatti nel proemio, alla stessa posizione, ritroviamo la parola “ acies”, che da “ cogniatas” sono divenute ora “ fraternas”, particolare che sottolinea l’ ulteriore drammaticita’ della battaglia;
- Lucano viene poi ripreso nel fatto che anche la Tebaide è un poema senza eroe;
- anche qui prevalgono le forze del male;
- l’eroismo viene ricercato nell’eccesso, come avviene nell’episodio della morte di Capaneo.
Achilleide
Stazio doveva narrare tutta la vita di Achille, ma è incompiuta, abbiamo solo 2 libri, fino a prima che partissa per la guerra di Troia; prevalgono I toni idillici legati all’ argomento.
Silvae
Sono 32 componimenti, si tratta di liriche d’ occasione; il poeta sottolinea la velocita’ di composizione: Silvae potrebbe equivalere ad “abbozzi”, mentre per alcuni fa riferimento alla varietas: funerarari, epicedi e carmi per compleanni. Ha un tono personale in quelli autobiografici : epicidi per la moglie e per il padre, quest’ultimo rievocato con toni affettuosi.