L’attività innovativa non cooperativa: gli incentivi sociali all’investimento in R&S
- Modello di Arrow (1962) gli investimenti in R&S sono inferiori alla quota socialmente ottimale. Sintesi: il beneficio privato derivante dall’innovazione è inferiore al beneficio sociale, in quanto l’imperfetta appropriabilità dell’innovazione fa sì che vengano generate delle esternalità positive per tutte le altre imprese concorrenti nel mercato, senza che l’innovatore ne venga ricompensato gli incentivi privati dell’imprese ad investire in R&S risultano ridotti e il mercato è caratterizzato da sotto investimento in ricerca.
- Modelli di patent race il mercato è caratterizzato da sovra investimenti in ricerca, e ciò conduce ad inefficienze, duplicazioni inutili di sforzi e di costi da un punto di vista sociale. Ciascuna impresa, infatti, innovando, non internalizza la perdita dei profitti subita dai concorrenti e quindi ha incentivo ad aumentare i suoi investimenti in R&S oltre il livello socialmente ottimale. Inoltre gli stessi investimenti in ricerca sembrano essere allocati in modo inefficiente i progetti selezionati sono in genere i più rischiosi o maggiormente correlati al campo di ricerca delle altre imprese. Inoltre, una volta brevettata l’invenzione, l’impresa innovativa si trova in una temporanea posizione monopolistica e tenta di consolidarla utilizzando strategicamente i propri investimenti in R&S per creare barriere all’entrata persistenti, così da scoraggiare i concorrenti all’attività di ricerca (sleeping patent). Es: impresa che dopo aver brevettato un’innovazione significativa aspetta a commercializzare il nuovo prodotto per svilupparne ulteriori applicazioni. Nella realtà il brevetto da solo non basta a consolidare la posizione di monopolio, che deve essere in ogni caso supportata da un’effettiva capacità innovativa, ma può comunque scoraggiare le imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni, dallo svolgere ricerca in quel campo.