La struttura produttiva è necessaria ad ogni azienda per produrre su basi sistematiche e organizzate, è quella stabile e dinamica combinazione di fattori produttivi ordinati secondo le regole della Tecnica e dell’economia.
Le sue caratteristiche principali sono:
1. Non è statica: È soggetta a mutamento;
2. Senza di essa non esiste l’azienda stessa;
3. Genera costi fissi: Sono quei costi che l’azienda deve sostenere per il solo fatto di voler essere in condizione di produrre, indipendentemente dalla produzione stessa. Il costo di struttura concorre al costo del singolo prodotto, andandosi a sommare al suo costo diretto variabile: Il costo del singolo prodotto è una grandezza convenzionale, che si ottiene sommando al costo diretto variabile il quoziente ottenuto dividendo il costo di struttura per la quantità del prodotto. Essendo questa grandezza molto convenzionale, molto spesso si rinuncia a determinarla, e si considera piuttosto il c.d. MARGINE DI CONTRIBUZIONE= RICAVO DEL PRODOTTO-COSTO DIRETTO VARIABILE: esso indica la capacità di ogni singolo prodotto di “assorbire” costi di struttura, e in base ai risultati l’azienda imposterà la sua politica di produzione, capirà su quale prodotto le convenga puntare maggiormente. I costi fissi possono essere:
1. Costi di esercizio: Si ripetono a brevi intervalli di tempo e sono incomprimibili.
2. Frazioni di costi pluriennali: Sono relativi a fattori che possono essere utilizzati per più anni: La quota da attribuire ad ogni esercizio è data dalla durata economica dell’immobilizzazione.