La leva operativa esprime l’elasticità del profitto al variare dei ricavi (o delle quantità prodotte).
La leva operativa può essere definita alta, media o bassa solo in termini relativi, ossia nell’ambito di analisi spazio-temporali → indica la variazione relativa in termini di risultato economico conseguente a una data variazione (in aumento o diminuzione), sempre in termini relativi, dei ricavi di vendita → misura la reattività dell’impresa alle variazioni delle vendite. Al crescere della leva operativa, quindi, aumenta la correlazione tra variazione (positiva o negativa) dei ricavi e variazione (positiva o negativa del profitto). Il concetto di reattività del risultato economico alle variazioni dei ricavi assume significati diversi con riferimento alle condizioni esterne (di mercato) o interne (di struttura e/o di governo) di impresa e precisamente:
• Vulnerabilità dell’azienda in presenza di mercati in contrazione o in contesti di non controllo della dinamica della domanda (complessità del mercato o bassi vantaggi competitivi);
• Attitudine potenziale dell’impresa a tradurre in vantaggi economici gli aumenti delle vendite (strategie aggressive di espansione della quota di mercato o posizioni leader in mercati di sviluppo).
La leva operativa è correlata positivamente ai costi di struttura sostenuti e negativamente al profitto conseguito.
Nell’ipotesi di un volume dei ricavi attesi R ≥ R*ij, l’andamento della funzione LOij (R) nell’intervallo considerato può essere graficamente così rappresentato:
Il grafico evidenzia che l’impresa mantiene, al crescere dei ricavi e quindi delle quantità vendute, una attitudine a tradurre in vantaggi economici gli incrementi delle vendite; ma tale attitudine tende però a contrarsi.
La leva operativa è correlata positivamente ai costi di struttura sostenuti e negativamente al profitto conseguito.
La funzione LOij (R) nell’ambito dell’azione di governo
La riduzione della leva operativa può divenire un obiettivo dell’impresa dal momento che determina un minore rischio operativo (minore dipendenza P rispetto ad R); tale obiettivo presenta, tuttavia, un costo opportunità, nel caso in cui la riduzione di LO sia realizzata mediante un decremento di CS e, quindi, un ridimensionamento delle capacità sfruttabili. La combinazione tra l’obiettivo di ridurre il rischio operativo (connesso al livello di LO) e l’obiettivo di incrementare le capacità (ad esempio la capacità produttiva) richiede il perseguimento di un determinato livello di ricavo che consenta di compensare, in misura più che proporzionale, l’effetto positivo di + ∆CS su LO. Ciò è realizzabile quanto più è alta l’elasticità (e ) di R rispetto a CS :
Tale grafico evidenzia l’andamento della funzione LO(R) per due stati di operatività s11 e s21 che trovano espressione sintetica nel ricavo di equilibrio dove il cambiamento di stato è legato a una trasformazione con un incremento dei costi di struttura. Si ha pertanto R21 > R11. Il grafico evidenzia che il conseguimento del pianificato decremento della leva operativa necessiterebbe un incremento delle vendite ∆R *= R* 2 – R1 con ∆R * > ∆R (nel caso in cui sia necessaria una modificazione strutturale). Il decrescere del valore della leva al crescere dei ricavi può essere strumento di analisi in vista di valutare l’opportunità di sviluppare i ricavi stessi oltre certi limiti, atteso che, tali politiche possono originare reazioni incontrollabili da parte della concorrenza.