Per cominciare occorre chiarire che cosa sia il tifo: molte persone associano il tifo calcistico alle risse e al comportamento violento di alcune persone allo stadio; ma questo non è il vero tifo: il vero tifoso è colui che non ha bisogno di certe manifestazioni esteriori violente per dimostrare la sua passione, ma è colui che questa passione la sente forte nella sua persona stessa.
Colui che quando gioca la squadra del cuore è pieno di adrenalina, ansioso, frenetico, vive ogni passaggio come se lui stesso stesse giocando.
Colui che tiene alla reputazione della sua squadra, che è dispiaciuto davvero quando perde ma nonostante questo non cambia mai bandiera, rimane fedele alla sua unica squadra.
Colui che sacrifica la sua vita per vedere le partite, a casa o allo stadio.
Colui che quando vede la partita entra in un mondo parallelo nel quale nessun altro può entrare, nessun altro può capire i suoi sentimenti, ciò che prova davvero.
Il calcio è anche tutto ciò: il pianto di gioia di un bambino allo stadio, la partita che unisce la famiglia, la vera passione, l’amore; dietro tutte le cose negative che gli vengono rimproverate, tutto ciò è sempre presente.
Si ma la squadra alla fine cos’è se non solo un nome e un logo dietro il quale si nasconde l’onnipresente dio denaro ?
Non vedo differenza tra il tifo e i fanatismi, religiosi, politici, razziali che siano, che guarda caso degenerano sempre in violenza.