Marziale

Cenni storici

Nasce a Bilbilis, in Spagna, intorno al 40 d.c. vive a Roma come cliente e si dedica all’attività poetica. Nel 58 torna in Spagna e muore tra il 102 e 104 d.c.

La poetica

Marziale è espressione di un genere antichissimo, ma definto solo dalla brevità dei componimenti e sente dunque spesso il bisogno di chiarire la propria poetica contraria alla mitologia in quanto falsa e inverosimile, pensa che sia necessario una poesia radicata nella quotidianità e imperrniata sull’essere umano.

Marziale identificava la realtà coi comportamenti umani: vuole trattare con arguzia vivace; mores, ma con intento moralistico: si trattava infatti di “pallentes mores”; in Marziale non abbiamo scopi moralistici, ma soltanto edonistici, come dice esplicitamente lo stesso Marziale. Per raggiungere tale scopo, Marziale non esclude la volgarità dalle sue opere ,pur sentendo il bisogno di giustificare di fronte a Domiziano, sottolineando la differenza tra ciò che scrive e il suo modo di vivere, ma pone anche in luce due aspetti importanti :

  • Il carattere ludico e scherzoso dell’opera;
  • Scrupolo di non danneggiare nessuno; infatti riufiuta l’attacco personale e si scaglia contro I vizi e si adegua ad un editto di Domiziano contro gli scritti diffamatori.

    Dal punto di vista linguistico rivendica il diritto “ parlar chiaro”, seguendo una licenziosa schiettezza di parole: immediatezza espressiva perseguita anche attraverso parole oscene e volgari; di fatti abbiamo una adesione al reale anche sul piano della lingua con la rielaborazione della satira rielabora la tradizione del genere epigrammatica.

    Tipica di Marziale è anche la varietas che riscontriamo sia nei temi nei metri utilizzati.

Liber de spectaculis

Un’opera composta nel 80 d.c.; sono dei carmi dedicati ai giochi dell’ Anfiteatro Flavio Vita di Roma colta nel divertimento dei giochi del circo. È presente un motivo adulatorio.

Gli Epigrammata

Sono 12 libri, in cui Marziale non rifiuta la varietà di temi tipica dell’epigramma, ma predilige una poesia legata alla realtà. Egli pone la propria attività sotto l’ auspicio di alcuni predecessori, il più illustre di questi è Catullo, che aveva interpretato in modo giocoso e beffardo I fatti della vita quotidiana. Da lui Marziale riprende la vivace aggressività, pur rinunciando all’ attacco personale, caro a Catullo; da Catullo riprende anche la varietà dei metri: I suoi epigrammi infatti non si caratterizzano per un metro specifico, tanto piuttosto per la concisione e la pregnanza.

Fulmen in clausola : tipica di Marziale, è la battuta finale inaspettata,già propria dell’ epigramma ellenistico, tanto che alcuni critici hanno parlato di struttura “ bipartitica” ( attesa e conclusione), dialoghi tra voce recitante e incredulo interlocutore brevemente accennati, tutti rivolti alla battuta finale; Un altro aspetto importante da sottolineare sono I Cataloghi che servono per mettere spiritosamente in risalto caratteristiche di personaggi o situazioni, talvolta smentite dalla battuta finale.

Filoni dell’opera

  1. Comico realistico: circa la metà dei 12 componenti sono dedicati alla vita quotidiaan, trattata non obiettivamente, ma sempre con spirito e talvolta deformandola con visioni grottesche, iperbali o paradossi. Sono componimenti di solito brevi, la cui principale è la concisione ( descrizione tipi umani o circostanze). Si previlegiano gli aspetti più bassi, rozzi e sordidi ,come bere e mangiare, ritratti spesso anche in modo osceno con riferimento ai particolari più concreti. Il tono è mordace, satirico e beffardo che prende di mira categorie e tipi umani. Vengono derisi abitudini e usi romani, in particolare la clientela ( Menogere, un protagonista dell’ opera, che assedia nei bagni pubblici un personaggio per ottenere un invito a cena, con ogni sorta di adulazioni). Vengono ci documentati aspetti tipici della vita romana e vediamo la capacità di Marziale di cogliere I lati comici e ridicoli dell’esistenza umana e contemporanea, talvolta anche deformandola.
  2. Filone celebrativo ed encomiastico : rivolti ad amici o altre persone più componeti econmiastici per personaggi potenti, padroni e protettori, e allo stesso principe;
  3. Filone funerario: rielabora la tradizione.
  4. Filone descrittivo: rappresentano vivacemente luoghi o oggetti, più abbiamo rievocazioni di fatti di attualità e casi curiosi come incidenti mortali. Marziale analizza anche commemorazioni di celebri episodi dal passato come la morte di Arria, mogliedi una vittima di Claudio.
  5. Filone erotico: l’ amore è sentito non come passione profonda, ma come desiderio fisico ed eccitazione sessuale, compaiono accenti delicati e gentili;
  6. Epigrammi di riflessione personale: esprimono idee, convinzioni e gusti dell’ autore. Sono presenti luoghi comuni, ma vediamo anche autentiche aspirazioni del poeta ( avere un podere suo, rivelano l’ aspirazione del poeta ad una vita semplice; Res verum barbarumque( la campagna vera e barbara), la campagna infatti offre rifugio dagli impegni e dalle seccature e offre condizioni di vita accessibili per chi non dispone di grandi mezzi. L’ autore rimane un pò deluso da Bilbili perchè ha una certa nostaglia della città sovrana.
  7. Argomento letterario : svolge spunti di poetica più critiche polemiche e riflessioni sulla situazione del lettaerato; nell’ opera inoltre emerge la rivendicazione del benessere economico come condizione necessaria per attività poetica e indica nella generosità dei ricchi l’ unica speranza per gli artisti.

    Forma e lingua degli epigrammi

    Abbiamo una varietà dei temi che si riflette nello stile: dal livello basso e colloquiale a quello alto e sostenuto : rafffinatezza letteraria della poesia di Marziale.

 

 

Xenia

Sono biglietti per accompagnare I doni di cibi e bevande e cerca di presentarli in modo attraente e giocoso.

Apophoreta

Sono biglietti per accompagnare I regali estratti a sorte tra I convivati durante I banchetti dei Saturnali. Sono 223 epigrammi riferiti a doni di diverso tipo. Abbiamo un’adesione alla realtà che si riduce nell’ attenzione esclusiva ai singoli oggetti: diventa un inventario spiritose delle cose della vita.

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