Va bene che i servizi che l’azienda atac rende agli italiani per la mobilità sono decisamente carenti, ma ciò non giustifica aggressioni ad autisti e controllori o anche solo l’omissione dell’ obliterazione dei biglietti.
La maggior parte dei pendolari, infatti, o non si preoccupa per niente di comprare un biglietto o un abbonamento, pensando che “tanto i controllori non passano mai” oppure ne compra uno e non lo timbra a meno che non si accorga della presenza dei controllori alla prossima fermata.
C’è poi chi controlla costantemente la presenza di eventuali controllori e, nel caso ci siano, velocemente si accinge a scendere dal mezzo pubblico, se sprovvisto di biglietto.
Come ho già detto, un comportamento del genere non è giustificabile dal servizio carente che l’atac rende; è una questione di rispetto, sia per chi lavora nel settore onestamente, sia per quei pendolari che invece non hanno mai mancato di timbrare biglietti o abbonamenti.
Fortunatamente di recente i controlli sembrano essere aumentati, ma i “furbetti” sono decisamente ancora troppi.