Questa serie tv in onda su Sky, che ha da poco debuttato con la seconda stagione, ha davvero qualcosa di speciale.
Parla delle vicende divertenti e stravaganti della famiglia DiMeo decisamente fuori dal comune!
E la diversità di questa famiglia non è data solo dall’ handicap di J.J, uno dei tre figli, ma anche dal carattere particolarissimo di ogni suo componente.
Maia DiMeo, la mamma, ha un atteggiamento decisamente iperprotettivo nei confronti di J.J, ma cerca in ogni momento di non fargli pesare la sua “diversità, ma piuttosto di farlo sentire come una persona assolutamente normale.
In effetti nonostante sia costretto su una sedia a rotelle e possa comunicare solo mediante un laser che indica delle lettere su una lavagnetta (da qui il titolo della serie “speechless” “privo di parole”), J.J è decisamente il più saggio della famiglia.
Il signor DiMeo è molto spesso costretto a subire l’eccentricità di sua moglie, senza poter fare molto.
I loro altri due figli, Dylan e Ray, non si danno mai pace: ogni momento è buono per ricattarsi vicendevolmente o per farsi qualche scherzo.
Ma anche loro due sono sempre uniti nell’aiutare J.J. nei suoi momenti di difficoltà.
Altro personaggio divertentissimo costretto a sopportare gli eccessi di questa famiglia è Kenneth, assistente di J.J. che Maya con molta insistenza è riuscita ad ottenere dalla sua scuola.
La dolcezza che questo omone dimostra nei confronti di J.J. è davvero speciale, e commovente è il modo in cui il ragazzo si affezioni giorno dopo giorno sempre di più a lui.
È interessante di questa serie il modo in cui riesca a non essere mai tragica o drammatica nei momenti in cui l’handicap di J.J. si mette tra lui e i suoi obiettivi.
Mediante l’ironia anche questo elemento viene dimenticato e lo spettatore stesso dimentica che il protagonista ha un disturbo.
L’obiettivo principale della serie è sicuramente la comicità ma argomenti profondi e importanti vengono toccati: il superamento dell’altrui diversità e l’amore per la famiglia!
Ogni episodio della serie è a sé; non vi è una trama di fondo a legarli tra di loro.
Ognuno di essi affronta tematiche differenti, ma sempre con la stessa ironia. Sicuramente non c’è mai da annoiarsi!