IDEALISMO
Nell’accezione comune il termine “idealista” indica colui che per certi valori o ideali arriva a sacrificare la sua stessa vita.
Nell’accezione filosofica, invece, il termine “idealismo” indica quelle visioni del mondo che privilegiano la dimensione “ideale” rispetto a quella “materiale” e affermano il carattere spirituale della realtà “vera” (come il platonismo nel 1600).
IDEALISMO GNOSEOLOGICO
Riduce l’oggetto della conoscenza a idea o rappresentazione: non è più l’uomo ad adeguarsi alla cosa, ma l’uomo conosce la realtà in base a come la pensa → “il mondo è una mia rappresentazione”.
Si arriva così all’abolizione della “cosa in sè” kantiana: l’io kantiano non era un io creatore ma un io che andava a modificare e non creare la realtà intorno a sè mediante le forme a priori: quindi sullo sfondo vi era comunque una certa realtà x sconosciuta, la “cosa in sé”, che però nel 1800 comincia ad essere messa in discussione in quanto gnoseologicamente e criticamente inammissibile.
Abbiamo così, con il filofofo Fichte, l’origine dell’idealismo: Fichte sposta il discorso dal piano gnoseologico a quello metafisico e abolisce la cosa in sè, cioè qualsivoglia realtà esterna all’io, che dieviene così un’entità creatrice e infinita: da ciò deriva la frase “tutto è spirito”: l’io è la fonte, il creatore di tutto ciò che esiste.
IDEALISMO ROMANTICO
trascendentale: è quello di Kant, che aveva fatto dell’ “io penso” il principio fondamentale della conoscenza;
soggettivo:in contrapposizione a Spinoza, che aveva ridotto la realtà ad un unico principio, la Sostanza, intendendola però in termini di oggetto o natura, e non di spirito;
assoluto: è quello di Hegel: sottolinea la tesi che l’io, o lo spirito, è il principio unico di tutto e fuori di esso non c’è nulla.
IL ROMANTICISMO IN FILOSOFIA
Definire il Romanticismo è molto difficile viste le sue innumerevoli sfaccettature: caratteristiche di questo movimento filosofico e letterario che si sviluppa a partire dal 1800 sono tante e diversificate, ma hanno tutte un denominatore comune: il sentimentalismo-razionalismo: nascono tutte dal medesimo atteggiamento tipicamente romantico: la polemica contro l’intelletto illuministico, e mirano tutte a risolvere il problema del ritrovamento di una via verso l’Assoluto; tale via viene interpretata in modi differenti:
alcuni identificano questa via con il sentimento
altri la identificano con la religione “romantica”
Si cercano nuove vie di accesso al reale, nuove vie di conoscenza immediata.