Equilibrio economico

L’equilibrio economico è l’esigenza di coprire i costi che l’azienda deve sostenere per poter produrre sistematicamente e indefinitamente. Caratteristiche importanti dell’equilibrio economico sono:

  • esso non è una condizione statica, ma si configura come una costante tensione verso gli obiettivi, una condizione che deve essere sempre verificata, che, anche una volta raggiunta, potrebbe in seguito venire meno a causa di diversi motivi, primo tra tutti l’imprevedibilita’ del mercato e della sua domanda;
  • si realizza nel tempo: potrebbe non essere realizzato in un singolo esercizio, basta che quelli seguenti vadano poi a coprire e recuperare le eventuali perdite precedenti; è dunque una condizione che si realizza tendenzialmente;
  • è condizione necessaria di vita per ogni azienda;
  • per l’impresa si configura anche come obiettivo: non si può realizzare un profitto se non si è in equilibrio economico;
  • è una condizione necessaria ma non sufficiente affinchè l’impresa operi in economicita’.

Come si realizza l’equilibrio economico:

L’equilibrio economico si realizza in maniera differente all’interno dei diversi tipi di azienda: questo perchè ogni tipologia di azienda ha un suo fine proprio, diverso da quello delle altre:

  • Nell’impresa: in essa l’equilibrio economico si realizza qualora i ricavi siano uguali ai costi sostenuti + (almeno) la congrua remunerazione: sottolineiamo “almeno” in quanto se l’impresa realizzasse solo la congrua remunerazione (compenso base + premio per il rischio) non sarebbe avviata e non realizzerebbe un vero e proprio profitto, così come lo intende la terza teoria;
  • Nell’impresa sociale: anche questo tipo di azienda realizza una produzione e la vende sul mercato, anche se ad un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato: riesce a sopravvivere soprattutto grazie alle liberalita’ e, non avendo come fine il profitto, essa si trova in quilibrio economico quando i ricavi più le eventuali liberalita’ abbiano coperto tutti i costi; c’è però la possibilita’ che anche questo tipo di impresa riesca a realizzare un’eccedenza: essa potra’ essere distribuita in parte (compenso base e solo una parte del premio per il rischio); qualora si sia formata grazie ai solo ricavi di vendita; qualora invece l’eccedenza si sia formata anche grazie alle liberalita’, essa non è distribuibile. Sara’ quindi reinvestita nell’azienda stessa.
  • Nell’azienda filantropico-erogativa: essa cede gratuitamente la sua produzione e non ha come fine il profitto, ma ha come fine l’aiuto concreto di altre persone; quindi essa vive solamente grazuie alle liberalita’ che le vengono donate e quindi il suo equilibrio economico si realizza quando le liberalitaì sono uguali ai costi, precisando che sono proprio le prime a dover condizionare i secondi: questo tipo di azienda spendera’ solo dopo avere valutato quanto effettivamente può spendere in base a quanto le è stato donato. Se si dovesse verificare un’eccedenza delle liberalita’ sui costi, potremmo considerare tre cause di tale eccedenza: o l’azienda non è stata molto efficace e ha aiutato meno persone di quanto avrebbe potuto, non impiegando tutte le risorse che aveva a disposizione; oppure ha ritenuto fosse più ragionevole non impiegare tutte le liberalita’, ma solo una parte di esse, nella convinzione che l’impiego della parte restante sarebbe stato inutile; oppure ancora quella eccedenza potrebbe essere stata necessaria alla sopravvivenza dell’azienda stessa.
  • Nell’azienda con mutualita’ tra utilizzatori di beni e servizi: essa è volta a soddisfare i bisogni dei soli associati, ai quali richiede, per raggiungere tale obiettivo, dei proventi: essa è in equilibrio economico quando questi ultimi siano uguali ai costi. Naturalmente qui sono i costi a dover condizionare i proventi: l’azienda dovra’ prima verificare quando deve spendere per soddisfare i bisogni dei suoi soci, e chiedere di conseguenza a questi ultimi i proventi corrispondenti. Qualora si realizzasse un’eccedenza, questa potra’ o essere restituita ai soci oppure essere utilizzata a diminuzione delle tariffe successive.

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