Il modello di sviluppo O-Ring – Kremer (1993)

Questo modello cerca di spiegare l’esistenza della trappola della povertà e le ragioni per cui i Paesi nella trappola hanno redditi molto bassi; anche in questo modello sono centrali i coordination failures in un contesto di complementarietà.

Prende il nome dal disastro del challenger del 1986, causato da un piccolo e poco costoso pezzo, appunto, l’o-ring –> allo stesso modo, secondo il modello, ogni elemento del processo di sviluppo deve funzionare alla perfezione –> le tecniche di produzione richiedono che ogni attività sia svolta alla perfezione in complementarietà con tutte le altre.

Il modello:

  • Il processo di produzione è segmentato in n compiti (task);
  • ciascun compito richiede un certo livello di abilità q (skill) per essere svolto;
  • q è associato alla probabilità con cui il compito è svolto con successo: a q maggiore corrisponde quindi una maggiore probabilità che il compito sia svolto con successo;
  • il prodotto si ottiene moltiplicando i valori q per ogni compito tra loro e con un termine B che dipende dalle caratteristiche dell’impresa e che cresce al crescere del numero di compiti.

Esempio: 2 lavoratori, B=1 –> funzione di produzione = F (q1, q2) = q1 * q2 –> funzione di produzione caratterizzata da forte complementarietà.

Ipotesi alla base del modello:

  • le imprese sono neutrali rispetto al rischio
  • il mercato del lavoro è competitivo
  • l’offerta di lavoro è inelastica
  • siamo in economia chiusa

Esempio:

  • 2 imprese
  • 4 lavoratori (2 per impresa); di cui 2 con alte competenze –> qH e 2 con basse competenze –> qL < qH
  • prodotto totale:
  1. combinando HH e LL: Y (tot) = (qH)2 + (qL)2
  2. formando due coppie HL: Y (tot) = (qH * qL) + (qH * qL) = 2*qH*qL

visto che (qH)2 + (qL)2 > 2*qH*qL –> il prodotto totale è maggiore se si combinano lavoratori con competenze simili, ossia con lo stesso livello di skill.

Implicazioni per lo sviluppo:

  • c’è un legame tra salari e produttività: nelle imprese high skill la produttività è più elevata e quindi possono pagare maggiori salari; quindi i lavoratori con stessi compiti guadagnano di più se sono assunti da imprese con high skill –> incentivo per i lavoratori ad acquisire maggiori competenze.
  • c’è complementarietà nelle competenze (“Positive Assortive Matching): si trae vantaggio dall’avere livelli simili di skill –> favorisce la produttività; i lavoratori inoltre preferiscono lavorare con colleghi che abbiano competenze simili alle loro; di conseguenza i prodotti di maggior valore si concentrano nei Paesi con maggiori competenze.

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