Lucano

Cenni storici su Lucano

Lucano nasce a Cordova nel 39 d.c., è nipote di Seneca il filosofo che grazie a lui entra nel cohors amicorum di Nerone e si distingue nei Neronio del 60 con le laudes neronis, recita i primi saggi del suo poema epico. Successivamente perde il favore di Nerone o per la sua posizione filorepubblicana o per la gelosia dovuta ai successi politici. Aderisce alla congiura pisoniana ed è costretta a darsi la morte: Tentando di salvarsi arriverà ad accusare la madre.

Bellum civile : forma e contenuti

Di Lucano è tramandata dai codici di un’opera dal titolo “Bellum Civile” la ” guerra civile”, nota anche come Farsalo,in quanto a Farsalo si svolge la battaglia decisiva della guerra ma anche perché nel quinto libro Lucano si riferisce all’opera così ” la nostra Farsaglia vivrà e nessuno ci condannerà alle tenebre “. L’opera è formato da 10 libri e narra l’inizio della guerra civile tra Cesare e Pompeo ai fatti immediatamente successivi alla morte di Pompeo in Egitto. L’opera è incompiuta: Alcuni ipotizzano che il poema si sarebbe dovuto concludere con il suicidio di Catone ad Ustica o con la sconfitta definitiva dei pompeiani a Munda. Le fonti sono: Tito Livio, Asinio Pollione, Seneca il Retore, anche se alcuni eventi storici vengono distorti il nome di esigenze ideologiche e artistiche.

Caratteristiche dell’ epos di Lucano :

  • Una delle caratteristiche che possiamo rinvenire nell’ epos di Lucano è l’assenza dell’apparato mitologico;
  • Il tema che viene trattato è atipico: non esalta gli eventi che narra ma li deplora, narrando non una vittoria ma una sconfitta: la fine della libertas repubblicana, fatta coincidere con la fine della gloria e grandezza romana;
  • L’ elogio di Nerone è convenzionale e non rispecchia il pensiero reale dell’autore, infatti è stato interpretato in chiave ironica;
  • Il sublime viene ricercato nell’ eccesso,che investe vicende e personaggi, si prediligono eventi fuori dal comune, e ricchi di pathos, quasi drammatici;
  • Ricorre spesso il tema della morte, preponderante rispetto al tema centrale, in cui riscontriamo un certo gusto per l’orrido e per il macabro;
  • La tecnica usata è selettiva: alcuni eventi importanti storicamente vengono solo riassunti, altri meno rilevanti ma più ricchi di pathos sono più ampliati come le digressioni, in cui Lucano dà sfogo della sua erudizione. L’impostazione è soggettiva: Lugano interviene in prima persona e ciò che lo accomuna a Virgilio.

L’ideologia di Lucano

Il pessimismo di Lucano non lo contrappone solo all’epica storica,ma anche alla filosofia stoica

alla quale Lucano aderisce, come vediamo dallo stesso poema, in cui viene esaltata la Virtus, il suicidio come ultimo atto di libertà, la figura di Catone come incarnazione del Sapiens stoico. Però in Lucano manca quell’ ” amore fati ” degli stoici, cioè quella accettazione con l’animo sereno di ciò che il fato ha voluto: ma Lucano non perdona al fato l’aver fatto finire la libertas repubblicana e affronta ciò con animo di ribellione e indignata ostilità. Il fato di Lucano non ha niente della Provvidenza Stoica, ma è qualcosa di malevolo, ostile agli uomini che, invidioso della gloria di Roma, ne determina l’irreversibile declino. Manca nel poema Dunque una Provvidenza benevola.

Il rapporto con l’epos virgiliana

Il modello virgiliano viene imitato da Lucano ma rovesciato completamente; ciò è evidente in particolar modo nel proemio e nel sesto libro: Nel proemio dell’Eneide veniva enunciato l’argomento: i fatti che porteranno alla gloria di Roma; Nel proemio di Lucano le vicende che porteranno alla sua rovina. Nella struttura compositiva l’Eneide viene ripresa perché anche nel sesto libro del Bellum Civile abbiamo una profezia, opposta a quella dell’Eneide in cui Anchise predice la grandezza di Roma: in Lucano si predice tramite la maga Eritto la sua decadenza.

I personaggi del Bellum Civile

Il Bellum Civile è un poema senza eroe, ossia senza un personaggio positivo che sorregge le vicende dall’inizio alla fine, come Enea in Virgilio. Emergono però tre personalità: Cesare, figura del tutto negativa, pompeo, in cui ravvisiamo alcune tracce della virtùs,e Catone, unica figura del tutto positiva ma troppo poco presente per diventare protagonista.

  • Cesare : per la sua energia indomabile, smania di guerra e sangue, per il suo furor, con cui attacca è assimilabile al Catilina di Sallustio; ma viene descritto anche come un nano che gode nell’incutere paura alle genti e non vorrebbe essere amato e ciò lo accomuna ai tiranni. Viene descritto anche come anti- Enea, mancante di pietas, sia verso la patria ( attraverso il Rubicone), sia verso gli dei ( abbatte un bosco a Marsiglia).
  • Pompeo : Pompeo è sicuramente difensore della legalità repubblicana ma ha troppa poca fiducia in sè e nei suoi soldati, è “ l’ ombra di un grande nome “, e abbandonato dalla Fortuna è destinato a soccombere, è un guerriero in declino . Non è una figura totalmente positiva perchè,in caso di vittoria,non saprebbe resistere alla tentazione di un dominio assoluto ( dialogo di Catone-Bruto).ù
  • Catone: è un personaggio totalmente positivo , campione della legalità repubblicana e incarnazione del sapiens stoico, vuole impegnarsi a fondo, disposto a tutto pur di affermare I valori della virtus. Anche in lui manca l’amor fati, avversa e giudica I giudizi del fato.

Stile

Lucano prediligia il gusto delle sentenze e ha uno stile particolarmente concettoso,asiano, che tende a movere e stupire; predilegia inoltre un tono magniloquente ed enfatico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *